BENESSERE OLTRE LA RETE

Eventi
11 Settembre 2021

Benessere oltre la rete intende perseguire il raggiungimento di un equilibrio psico-fisico attraverso la realizzazione di incontri, l'acquisizione di nuove informazioni, l'attività fisica al fine di ottenere una maggiore coscienza ed una percezione più profonda della nostra vita.
Dal 2019, data nella quale scrivevamo il nostro obiettivo, molte cose sono cambiate, 1 anno di pandemia ha stravolto le nostre vite e sono emerse le esigenze primarie che per molto tempo avevamo abbandonato a se stesse.
Il nostro programma di lavoro è stato precursore di un nuovo modo di interpretare la quotidianità e chi lo ha creduto valido ha potuto sperimentare un modo di vivere con meno "fronzoli".
Abbiamo fatto molte uscite a piedi sperimentando i benefici del walking urbano, abbiamo supportato l'amministrazione comunale nella promozione del PUMS con la divulgazione con i nostri mezzi delle nuove ciclo pedonali ed abbiamo stimolato i nostri sostenitori a pensare ad un'alimentazione migliore pur non avendo possibilità di incontrarci di persona a causa delle limitazioni imposte dalle autorità sanitarie.
L'asticella va alzata
Pur non avendo ancora alcuna certezza sulle modalità con le quali potremo sviluppare il nostro progetto a causa del protrarsi delle limitazioni alla circolazione delle persone ed alla realizzazione di incontri in presenza, promuoveremo l'aggregazione di obiettivi pubblici e privati sulla scia dei programmi di mobilità che l'amministrazione ha lanciato.
Il benessere passa attraverso l'abbandono dell'auto per le attività quotidiane, ma questo risultato si ottiene solo se viene promossa una maggiore sicurezza e si scoraggia l'uso dell'auto a favore delle ruote piccole e grandi. Ormai la strada è intrapresa, di bici muscolari ed elettriche ne sono state acquistate così tante da non riuscire a trovarne di nuove in vendita, di monopattini elettrici e, speriamo presto, skateboard se ne vedranno sempre di più consolidando una mobilità che superi le difficoltà generate dal trasporto pubblico ritenuto da molti una soluzione non soddisfacente ed in questa situazione pandemica non sicuro un eccessiva vicinanza tra i passeggeri. La bici elettrica o muscolare è sicuramente una soluzione valida per i ragazzi delle scuole superiori per lo meno nei centri di piccola e media dimensione e sicuramente riduce il carico del trasporto pubblico dai centri abitati minori e dalle periferie verso i luoghi di istruzione situati nei centri abitati piccoli e medi.
Bisogna far capire che l'uso delle ruote piccole e grandi va consolidato come accade in Olanda, Austria, Germania e Belgio ormai da decenni e che le città devono essere dotate dei servizi essenziali per coloro che si muovono alleggerendo la collettività da sistemi di trasporto pubblico complessi.
Ma non basta
Essere autonomi è un passo importante ma bisogna anche far capire che spostare tutto in centri commerciali posti nelle periferie e suggerire l'acquisto di prodotti che fanno centinaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole non è una grande idea sia dal punto di vista dell'economia locale che non viene stimolata a produrre nulla sia dal punto di vista degli acquirenti che non trovano e di conseguenza non valorizzano il luogo nel quale vivono.
Bisogna fare un passo ulteriore e far conoscere quello che il territorio realizza, certificarlo e proteggerlo perché è vero che viviamo in Europa, ed i prodotti devono circolare liberamente, ma è anche vero che prodotti locali freschi di alta qualità non possono subire la concorrenza di prodotti europei industriali che sono pieni di conservanti proprio per durare un tempo sufficiente alla distribuzione nelle piattaforme della grande distribuzione organizzata. Tutti i produttori devono potersi mostrare con le stesse possibilità di vendita ed il consumatore deve avere la possibilità di scegliere o meno i prodotti della zona nella quale vive.
Tutte le attività sportive hanno uguale valore
Tutti gli sport devono avere pari dignità e spazi nei quali possono essere praticati abbandonando la cultura calciocentrica  che non fa alcun bene neanche al calcio. E fanno bene quei presidenti di società calcistiche che danno supporto anche ad altri sport minori. Ma bisogna fare altri passi avanti. Senza entrare nell'annosa discussione sull'impiantistica e sulla gestione più o meno ben fatta da amministrazioni e da gestori privati, bisogna dare dignità anche a quelle attività che hanno bisogno solo di spazi aperti, di parchi o di aree cementificare dismesse e da riqualificare. Basterebbe davvero poco per cambiare il nostro orizzonte e fare qualcosa di proficuo per i nostri ragazzi.
Nei nostri incontri tratteremo questi argomenti con tecnici di varie specialità sportive, rappresentanti dell'amministrazione comunale artefici della realizzazione del piano urbano di mobilità sostenibile, imprenditori che stanno proponendo soluzioni innovative medici che promuovono una visione olistica dell'alimentazione e della salute, psicologi che ci aiutino a superare la paura ed il distacco sociale che ci assedia ormai da un anno.